Vuoi avere un prato perfetto? Allora con l’arrivo della primavera devi rispettare con rigore un calendario di interventi da compiere.
Iniziamo subito sfatando un mito: concimare, tagliare e irrigare NON sono le uniche operazioni necessarie alla manutenzione e alla cura di un prato.
Sono pratiche di “ordinaria manutenzione”, che vanno supportate da operazioni più specifiche, di “straordinaria manutenzione”, caratterizzate dalla cura della struttura del suolo.
Tra questo tipo di interventi rientrano l’arieggiatura e la scarificatura, utilizzate molto spesso dagli amanti del giardinaggio, ma inconsuete e nuove per chi non ha molta esperienza in questo meraviglioso ambito.
L’arieggiatura è una cura lieve, semplice e veloce, che può essere effettuata con regolarità in qualsiasi momento dell’anno.
La scarificatura invece è una cura più intensiva.
Agisce più in profondità rispetto all’arieggiatura e incentiva lo sviluppo dell’apparato radicale dell’erba.
Ecco perché è consigliato effettuarla in primavera: in questo modo aiuterai il tuo prato a rigenerarsi migliorando l’ossigenazione, il drenaggio e l’assunzione di sostanze nutritive.
Vediamo ora nel dettaglio queste attività, che prepareranno il tuo prato all’arrivo della bella stagione e lo aiuteranno a rigenerarsi, rendendolo folto, vigoroso e lussurreggiante.
Per sottoporre il tuo prato ad arieggiatura e scarificatura puoi prendere due strade:
Dopo il lungo inverno, sul tuo prato si sarà sicuramente accumulato uno strato di materiale vegetale, muschio e resti di erba spezzata.
Il cambio di stagione, il calpestio e le avversità atmosferiche hanno sicuramente contribuito all’accumularsi sulla superficie di detriti organici dannosi al rigoglio del tuo manto erboso.
Questo strato, che in gergo viene chiamato feltro, non deve superare 1 cm di spessore, altrimenti l’erba rischia di indebolirirsi e conseguentemente sarà più soggetta a malattie.
Se il feltro presente al suolo si inspessisce, l’erba rischia di essere soffocata, non riuscirà ad assorbire adeguatamente l’acqua piovana e i concimi e non riceverà aria.
Per questi motivi e per evitare danni irreparabili al tuo prato devi rimuovere dal suolo questo strato di materiale vegetale, eseguendo l’operazione di arieggiatura.
Prima di eseguire l’arieggiatura ti consiglio di fare una prima rasatura del tuo prato con un rasaerba, facendo attenzione a regolare il taglio più basso, possibilmente intorno ai 3 cm.
L’arieggiatore arieggia il prato nel vero senso della parola e lo libera dall’erba, foglie secche, muschio e da altri detriti organici.
Questo macchinario è munito di un rullo dotato di artigli che pettinano il tappeto erboso, sollevando il feltro presente al suolo (da qui appunto deriva il suo secondo nome “defeltratore”).
Mediante la pratica della scarificatura potrai arieggiare il tuo prato in maniera ancora più profonda.
La differenza tra arieggiatura e scarificatura è rappresentata proprio dalla profondità di azione.
La scarificatura profonda del suolo serve per contrastare la compattazione del terreno che si sviluppa entro i primi 5 cm in alto e non permette all’aria e all’acqua di entrare in profondità.
Questo porta il manto erboso a essere debole e spento nel tempo, con l’erba che tenderà a diventare giallognola.
Rispetto all’arieggiatura la scarificatura è più invasiva, in quanto le lame dello scarificatore scalfiscono più in profondità il terreno che si è particolarmente indurito, sia dopo la stagione invernale, sia dopo la stagione estiva. Proprio per questo motivo gli specialisti di giardinaggio eseguono la scarificatura alla fine dell’inverno e dell’estate.
Lo scarificatore è composto da un rullo rotante con lame di acciaio che a ogni rotazione penetra superficialmente nel terreno, con una profondità di taglio regolabile, che può andare dai 3 ai 9 cm.
Per preparare il prato alla nuova stagione vegetativa lo scarificatore, mediante le sue lame verticali e un moto di rotazione, ti permetterà di forare il terreno creando dei piccoli fori sul prato, della profondità da te scelta, che favoriranno il suolo a ricevere acqua, ossigeno e anidride carbonica, dei quali il manto erboso ha assolutamente bisogno.
La penetrazione ideale è intorno ai 3, 4 cm, per evitare di danneggiare le radici dell’erba.
Esistono macchinari per il giardinaggio versatili detti arieggiatori scarificatori che combinano insieme entrambe le funzioni.
In base al tipo di alimentazione possono essere elettrici o a scoppio.
L’arieggiatore scarificatore elettrico essendo alimentato a corrente risulta indicato per usi domestici e piccole porzioni di verde, vicine a una presa elettrica. Altrimenti può essere usato con un generatore che permetterà il suo funzionamento anche lontano da una presa di corrente.
L’arieggiatore scarificatore a scoppio appare senza dubbio più professionale e più comodo se devi operare su superfici molto ampie.
Ricorda che prima di passare sul tuo prato con l’arieggiatore devi assicurati di aver eliminato dal manto erboso qualsiasi cosa gli possa essere d’intralcio come rami, vasi, attrezzi abbandonati e altro.
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